Viviamo nel pieno della rivoluzione digitale ed esattamente come fu per la rivoluzione industriale, non esiste un settore della vita umana che non ne sia coinvolto, anche solo indirettamente: è questa la sintesi che ho appreso dalla partecipazione all”All Digital Summit”.
Non è certamente un caso che ormai in ogni governo europeo sia presente un ministero per lo sviluppo del digitale e che al convegno abbia partecipato il Vice Primo Ministro per la digitalizzazione, un politico esponente di un partito che mira al rafforzamento dei diritti civili, a maggiori istituti di democrazia liquida, alla riforma del diritto d’autore e alla libertà di circolazione della conoscenza, tematiche che proprio nel digitale trovano lo strumento e l’applicazione più congeniale.
E che dire del “New digital Bauhaus”, i cui ospiti al summit hanno rievocato i concetti di Gropius in chiave contemporanea: così come la rivoluzione industriale aveva dato il via alla produzione di massa, ma gli oggetti creati necessitavano di una progettazione più attenta e consapevole, basata su principi estetici oltre che funzionali, così la rivoluzione digitale ha diffuso una comunicazione di massa in tempo reale e a scala mondiale che, per non sfuggire di mano, necessita di essere veicolata verso la cultura e l’arte, attraverso una rete interdisciplinare che coinvolga più professionalità.
E ancora, la partecipazione di Women4IT ci ricorda l’importanza di promuovere l’innalzamento delle competenze digitali nelle donne, al fine di eliminare le differenze di genere che ancora sono così incredibilmente diffuse nella nostra società.
E così, quando sono davanti a i miei studenti extracomunitari che hanno come unico device un cellulare, mi trovo ad agire come un’insegnante di lettere che, con pochi mezzi, da una parte insegna le regole della grammatica e della sintassi e dall’altra propone brani di poesia e letterari di alto livello. Perché oltre alle tecniche di base per l’uso del digitale è importante aprire uno squarcio sulle più alte applicazioni ed implicazioni che la rivoluzione digitale ha generato, e proprio di queste è importante parlare per indurre negli studenti quella curiosità e passione senza la quale ogni insegnamento sarebbe vano. Per questo motivo eventi come l’”All Digital Summit” alimentano l’interesse per un settore che affronta tematiche umane e sociali di grande attualità e mi consentono di trovare idee e soluzioni da riportare ai miei studenti, per generare in loro la consapevolezza di vivere nel mezzo di una rivoluzione sociale senza eguali e della quale possono diventare protagonisti.
