Il CPIA1 di Cagliari e le esperienze di mobilità

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Le innovazioni tecnologiche che hanno influenzato le società nel corso degli ultimi cinquanta anni stanno determinando una rapida evoluzione delle strutture economiche, del nostro modo di vivere, di percepire le relazioni umane e delle modalità di comunicazione e di acquisizione di informazioni. L’effetto della pandemia ha accelerato una trasformazione delle metodologie in ambito didattico e ha richiesto un impegno notevole da parte di docenti e alunni nell’individuare delle modalità di lezione che potessero essere proficue in un contesto, quello della didattica a distanza, oggettivamente impegnativo e difficoltoso.
Il lavoro del docente richiede confronti continui e rielaborazioni dei contenuti didattici in relazione agli alunni con cui si opera e agli stimoli presenti, che rendono necessaria una riflessione da parte del docente.
Le esperienze nell’ambito dei progetti di mobilità EDA’N’EDA/ Erasmus + per docenti svolte quest’anno a Rovigno e a Praga sono state molto importanti e gratificanti, sia da un punto di vista professionale che da un punto di vista umano, consentendomi di approfondire delle competenze digitali, e non solo, in un contesto internazionale e molto stimolante.
A Rovigno, dal 17 al 24 luglio 2022, ho avuto la possibilità di iniziare a conoscere il mondo della Realtà Virtuale ed Aumentata e delle sue applicazioni in contesti non solo specificatamente didattici. L’incontro tra docenti di diverse realtà geografiche e ordini di insegnamento ha permesso di acquisire una panoramica più ampia delle potenzialità di impiego e degli stimoli che la Realtà Virtuale offre.
L’attività di formazione è stata l’occasione per un confronto aperto e costruttivo, per poter scambiare stimoli per ripensare e riprogettare le attività didattiche. Il mondo della realtà virtuale sta avendo un impatto sempre più preponderante in molteplici ambiti delle nostre società ed è importante conoscere più da vicino alcuni meccanismi e regole di funzionamento. Il corso, oltre ad offrire una panoramica di diversi software che consentono di realizzare ambienti virtuali, e quindi di pensare a come progettare ambienti virtuali, ha consentito di sviluppare una maggiore consapevolezza sugli impatti di tale tecnologia nella nostra società, che non riguardano ormai soltanto ambiti specifici. Le attività del corso sono state l’occasione di conoscere nuovi colleghi con cui scambiare riflessioni ed impressioni, finalmente, dopo un lungo periodo, di persona, e in un contesto molto ricco di stimoli.
La partecipazione al Summit All Digital a Praga ha consentito di avere una prospettiva più ampia dell’evoluzione e della crescente importanza delle tecnologie e competenze digitali nel contesto Europeo. Nei diversi giorni di seminario la discussione ha coinvolto politici, formatori, professionisti del digitale, docenti e ricercatori provenienti da diversi contesti geografici. È stato possibile conoscere diversi progetti legati all’innovazione digitale in ambito europeo, su tematiche attuali ed importanti, dalle problematiche di genere, al cyberbullismo, al ruolo delle fake news, alle possibilità di innovare le metodologie di insegnamento nell’ottica di una maggiore inclusione, solo per citarne alcuni.
La partecipazione ai workshop e alle occasioni di networking mi ha dato l’occasione di apprezzare l’importanza dei lavori di gruppo e degli obiettivi che si possono raggiungere quando si creano dei coordinamenti e delle cooperazioni tra diverse entità o gruppi di persone.
Il summit è stato curato alla perfezione sotto tutti i punti di vista, offrendo anche ampi spazi di convivialità e di condivisione che hanno consentito di approfondire, anche in contesti più informali, gli stimoli e le esperienze di cui si discuteva nei seminari e nei dibattiti. L’esperienza è stata veramente arricchente, in quanto ha offerto delle possibilità di confronto in un contesto positivo, aperto al dialogo e alla condivisione in un contesto internazionale e multiculturale.
Ritengo che la mobilità all’estero sia un’esperienza molto formativa e positiva per i docenti, in quanto la formazione e la condivisione in presenza permettono una riflessione approfondita su aspetti e innovazioni della didattica che non sempre, individualmente, si riesce a cogliere. Le attività svolte nel corso della mobilità hanno stimolato la mia curiosità anche in prospettiva di future collaborazioni in un contesto europeo, che rappresenterebbero una importante possibilità di crescita per gli studenti, specialmente nel contesto dell’istruzione degli adulti in cui lavoro.