Ho deciso di partecipare al Progetto Eda’n’Eda in quanto ritengo che la formazione giovi alla didattica e sia linfa e adrenalina pura per noi docenti, tanto più se si parla di ERASMUS!
Bene, anche nel caso specifico di questo progetto non mi sono sbagliata!
Alla luce del progetto follow-up presentato in sede di candidatura, finalizzato al miglioramento delle competenze digitali dei docenti per un’offerta formativa che risponda alle sfide della trasformazione digitale e assicuri un più alto livello di inclusività, tra dicembre e gennaio, ho seguito il MOOC EPALE “Supporting Teachers to Design Digital Basic”; poi, ad aprile con la mia collega Federica siamo partite per Atene. Sulla base delle suddette scelte formative mi aspettavo un percorso un pò più incentrato sull’inclusione digitale invece, principalmente, si è trattato il tema dell’inclusione sociale. Malgrado le aspettative inizialmente fossero altre, è stato particolarmente utile e interessante fermarsi a riflettere sulle buone pratiche finalizzate all’inclusione sociale dei migranti, dei rifugiati e di coloro i quali rischiano l’esclusione sociale e come diverse strategie messe in campo possano valorizzare le differenze.
Il corso si è svolto nella sede centrale della IASIS, un’organizzazione attiva nel campo dell’istruzione, della salute mentale e dell’inclusione sociale che offre assistenza psicologica, servizi di consulenza combattendo l’esclusione sociale dei soggetti più vulnerabili (donne vittime di violenza, richiedenti asilo, minori non accompagnati…) attraverso la creazione di pari opportunità e nuove prospettive.
Tra i progetti presentati molto interessante è stato Fabric Republic che gestisce, ricicla e dà nuova vita a tessuti e indumenti nel segno della sostenibilità e offre l’opportunità di un inserimento nel mondo del lavoro a persone socialmente vulnerabili. Questo progetto coinvolge enti pubblici, privati e volontari di Atene ed è attivo anche in altri Paesi europei.
Interessante è stata anche la visita al centro diurno IASIS NGO che si occupa della cura e della salute mentale degli “ultimi” con il supporto di vari specialisti.
Durante tutto il percorso formativo i facilitatori, Eric ed Elenì, hanno saputo stimolare l’ascolto e la partecipazione creando un clima accogliente e giocoso con scambi di esperienze e buone pratiche sul tema dell’ inclusione sociale e dell’apprendimento esperienziale soffermandosi, in particolare, sull’apprendimento esperienziale di KOLB secondo il quale l’apprendimento è un processo che inizia da un’esperienza vissuta, reale che genera una riflessione su quanto si è appreso e su come si può migliorare creando un cambiamento anche in altri contesti, dando inizio a un nuovo ciclo di apprendimento basato sull’esperienza.
Questa esperienza è stata stimolante e formativa sotto molteplici aspetti, innanzitutto, dal punto di vista della socializzazione e del confronto tra colleghi con i quali si sono consolidati e instaurati rapporti professionali; è stata una spinta per riprendere lo studio della lingua inglese e la cooperazione, le attività in gruppo e le visite nel cuore della città di Atene sono stati uno stimolo per esercitarla; è stata ricca di spunti di riflessione e di proposte che potrebbero essere ripetute anche nei nostri contesti scolastici; infine, è stata l’occasione per scoprire le meraviglie di Atene di cui mostro alcune foto.