CPIA 2 Bergamo, le attività di follow up

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Dal 3 al 9 Aprile 2022 la sottoscritta Re Federica, docente a tempo determinato presso il Cpia 2 “Tullio de Mauro” di Bergamo, insieme alla collega Maria Vella, ha partecipato al progetto Erasmus Eda’n’Eda in Grecia, esattamente ad Atene. Il focus del corso di formazione è stato l’inclusione sociale e digitale degli adulti nel mondo del lavoro. Insieme a noi c’erano anche docenti del Cpia 1 di Torino, del Cpia di Enna- Caltanissetta, del Cpia Catania 2 e dell’ISIS “Casanova” di Napoli. Alla luce del progetto follow-up presentato in sede di candidatura, gli obiettivi specifici che il nostro istituto si è prefissato sono stati raggiunti, grazie a un’attività di formazione all’interno dell’Ampliamento Offerta Formativa che ha visto la realizzazione di ben tre corsi da 30 ore cadauno sulla Cittadinanza Digitale.

Pertanto abbiamo:

  • sviluppato le competenze digitali di base degli adulti;
  • contrastato il nuovo analfabetismo, la discriminazione sociale e culturale, il digital divide;
  • garantito il diritto per tutti i cittadini ad utilizzare la rete ed i suoi contenuti in sicurezza fornendo le competenze per valutare dati, informazioni e contenuti digitali rilevandone

credibilità e affidabilità delle fonti;

  • esercitato la cittadinanza attiva attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali;
  • fornito competenze sul digitale come strumento di accesso alla pubblica amministrazione (es: SPID, PagoPA, fascicolo sanitario elettronico);
  • sviluppato competenze sui sistemi di comunicazione: social network, uso della posta elettronica, PEC;
  • sviluppato strumenti per l’autoformazione e per l’ampliamento dell’offerta formativa nell’ambito della cittadinanza digitale.
  • favorire una didattica attiva e il protagonismo degli adulti in formazione e la formazione tra pari attraverso la metodologia del video-storytelling e delle

Nello specifico, il corso si è sviluppato in 12 lezioni con una formazione mista tra lezione frontale e laboratoriale. Ha visto l’approfondimento di tematiche legate alla cittadinanza attiva, come i servizi digitali della pubblica amministrazione, lo shopping online, il fascicolo sanitario, i trasporti online, la sicurezza online, la scuola online, ecc. Gli strumenti utilizzati sono stati i Chromebook messi a disposizione dall’istituto, uno per ogni studente, Lim e software legati alla didattica digitale.

Dopo una parte teorica, l’attività laboratoriale ha visto la spiegazione e la pratica dei seguenti strumenti digitali: Google Documenti, Google Presentazioni, Gmail, Google Maps, Canva, Adobe Spark. Inoltre per la ricerca delle immagini si è consigliato l’uso di piattaforme digitali come Pixabay. Alla fine del corso, i corsisti hanno realizzato una presentazione condivisa realizzata con Google Presentazioni in cui ognuno di loro presenta se stesso, la famiglia e il paese di provenienza. E’ stata un’attività interessante perché ha permesso non solo di conoscersi meglio tra di loro ma ha visto mettere in pratica ciò che avevano appreso durante il corso. Alla fine è stato somministrato un test per accertare l’acquisizione delle competenze digitali di base. L’esito è stato più che positivo positivo.

Inoltre, il nostro Cpia, in occasione della prima edizione dell’evento Epale EduHack, ha partecipato alla sfida digitale nel mondo dell’educazione degli adulti che aveva come tematica “Progettiamo insieme il Cpia del futuro”. Senza neanche immaginarlo, il progetto “Parole in tasca”, proposto da una squadra tutta al femminile composta da due docenti e quattro corsiste di origine straniera insieme a un ente territoriale si è aggiudicato il primo posto. Si tratta di un dizionario digitale tascabile la cui finalità è quella di metterlo a disposizione di tutti affinchè possano implementarlo man mano con nuove parole, immagini, definizioni, audio ecc…

La novità del progetto è la possibilità di usufruire del dizionario digitale e interagire con esso in maniera collettiva, diventando non solo apprendenti della lingua, ma anche attori principali del sapere attraverso il learning by doing. In pratica ognuno potrà imparare le parole     già inserite nel dizionario, ascoltandone la pronuncia e la definizione, ma anche arricchire l’archivio dato aggiungendone istantaneamente di nuove. Il progetto, quindi, vuole porre l’attenzione all’inclusività, alla socialità e al senso di appartenenza alla comunità. Adesso manca poco affinché tale soluzione prenda vita e sia veramente “tascabile” e alla portata di tutti grazie all’ideazione di una web-app.