Attività di follow-up dell’Istituto G. Giorgi, relazione di Felice Alessandro

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Attività di follow-up dell’Istituto G. Giorgi, relazione di Felice Alessandro.

Attraverso la partecipazione EDA’nEDA a Cáceres in Extremadura, Spagna, ho potuto approfondire quegli obiettivi che mi ero ripromesso di raggiungere in fase di presentazione del progetto di follow-up e nello specifico: grazie al diversificato programma realizzato dagli organizzatori. Infatti ho potuto conoscere non soltanto realtà di enti simili agli istituti per adulti, ma anche le famose UP (Università Popolari) o FAB o Casa de la Mujer, luoghi di crescita e aiuto sia nell’ambito delle competenze informatiche, che nella socialità, quanto mai importante in questi ultimi anni nelle quali gli utenti (persone fragili in particolari) possono rivolgersi.

  •  L’acquisizione di nuove metodologie didattiche e strategie operative mediante il confronto diretto e la cooperazione con altri professionisti dell’educazione degli adulti;
  • La promozione di un’educazione interlinguistica ed interculturale al contempo integrata (apprendimenti linguistici formali e informali) e trasversale al curricolo (che coinvolga i vari settori disciplinari);
  • La consapevolezza e capacità di aprirsi verso l’altro attraverso attività concrete basate sul superamento di stereotipi e pregiudizi, sulla mediazione e sulla negoziazione di significati;
  • La co-costruzione di attività creative, divertenti ed interdisciplinari e la loro divulgazione;
  • La condivisione di progetti interculturali anche tra altri istitituti.

Inoltre, la conoscenza con altri docenti di altri istituti per adulti di diverse regioni d’Italia, ha contribuito a un arricchimento didattico e sociale incentrato sul confronto e scambio di idee.

La modalità utilizzata è stata quella dello scambio di informazioni con la responsabile del progetto dell’Istituto Giorgi di Milano. L’invio di un articolo dettagliato sull’esperienza avuta durante la settimana in Spagna corredata di immagini, che è stato condiviso con gli altri docenti e studenti è stato da stimolo per spingere verso nuove azioni strategiche, incentrate sulle competenze digitali e linguistiche, che includono altresì la coesione sociale e mirano alla prevenzione del disagio giovanile.
Le esperienze vissute in Spagna e, condivise con i colleghi dell’Istituto Giorgi di Milano, mi hanno rafforzato quelle competenze interculturali che da anni coltivo.

All’interno dell’Istituto tecnico-turistico Ferrini-Franzosini nel quale lavoro da due anni, ho condiviso altresì l’esperienza con i miei studenti e colleghi. Ho realizzato attività sulla
promozione del plurilinguismo ed intercultura portando esempi mediante materiale originale raccolto in Extremadura. La presenza di studenti non italiani provenienti dai diversi continenti, presenti nelle classi dove ho presentato il lavoro, è stato un valore aggiunto. Il potersi confrontare e arricchire vicendevolmente, sia sul piano linguistico che culturale, ha comportato da un lato, un’ effettiva inclusione di tutti gli studenti della classe e dall’altro una maggiore motivazione fa sentire gli studenti protagonisti e artefici del proprio percorso di apprendimento (sii il cambio che vuoi vedere nel mondo) perché… Nunca es tarde per apprendere.

Sono convinto che lo scambio di esperienze interculturali e l’entusiasmo in quello che si fa siano elementi chiave per motivare altri colleghi e studenti a perseguire nuovi percorsi di insegnamento e apprendimento. Dove c’è innovazione, con rispetto delle convinzioni, delle culture e tradizioni di ognuno, vi è miglioramento. Se c’è l’esempio, la creatività, la curiosità e, in particolar modo, la volontà di perseguire le nuove metodologie presentate queste saranno perseguite sul medio-lungo termine da altri docenti che vorranno mettersi in gioco.