Attività di follow-up del CPIA di Ragusa, relazione di Rossana

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Attività di follow-up del CPIA di Ragusa, relazione di Rossana.

La formazione in Belgio (Bruxelles), mi ha introdotta nel mondo del Digital Storytelling, ovvero all’uso strategico delle storie digitali per l’apprendimento nelle attività didattiche. L’esperienza, molto significativa da un punto di vista formativo e personale, ha arricchito le mie competenze metodologiche e creato un punto di partenza per futuri approfondimenti, inoltre ha consolidato la mia formazione linguistica utilizzandola al meglio nella comunicazione col formatore oltre che con i colleghi del corso.

L’attività di follow-up ha riguardato:

  • Introdurre nuove idee e tecniche da utilizzare in aula;
  • Formazione all’uso della tecnologia per fini didattici;
  • Discutere e condividere idee, problemi e metodi;
  • Fornire nuove metodologie e teorie dell’apprendimento.

Il mercato del lavoro è sempre più orientato ad acquisire figure professionali che abbiano già delle “digital skills”. Le riflessioni finali ci hanno riportato al nostro delicato ruolo di educatori/formatori in un momento storico delicatissimo, dove c’è da mettere in atto un lavoro intenso ed importante per agevolare l’aggregazione e l’integrazione di nuovi flussi migratori e, nello stesso tempo di agevolare l’indipendenza e la ricerca lavorativa degli adulti con un background difficile, obiettivo principale del CPIA.
I percorsi si rivolgono agli adulti con un livello basso di abilità, conoscenze e competenze e in possesso di una qualifica non superiore all’istruzione secondaria inferiore. L’obiettivo è fornire loro opportunità per migliorare le competenze alfabetiche, matematiche, linguistiche e digitali, quindi proseguire per ottenere livellidi qualificazione più elevati rilevanti per il mercato del lavoro e la partecipazione attiva nella società, così da garantire ad ogni persona diritto all’istruzione, a una formazione e ad un apprendimento permanente, di qualità e inclusivo.