Attività di follow-up del CPIA di Ragusa, relazione di Antonella.
Partecipando al progetto Erasmus EDA’n’EDA in Croazia sono stata inserita nel gruppo di Easy Digital Design For Communication And Service Learning.
Il corso è stato molto interessante perché ho appreso e conosciuto il motivo per cui si usa un colore anziché un altro o un carattere, l’importanza dell’utilizzo di messaggi brevi ma di forte impatto .
Ci hanno inizialmente parlato di come strutturare un messaggio che va in rete :dalla scelta del formato dei caratteri alla scelta dei colori che aiutano ad attirare l’attenzione su un particolare o a trasmettere semplicemente un senso di sicurezza o di euforia. Dietro ogni colore usato, ogni carattere o sequenza c’è un grande studio.
Presentata la parte di Design di un messaggio che va in rete siamo passati alla parte piu’ pratica: realizzare un messaggio pubblicitario e alla fine creare un sito internet. Sovrapporre delle immagini, usare un colore anziché un altro, prendere dal web foto che non abbiano copyright, mandare un messaggio che sia d’ effetto e impatto usando poche parole.
Tutte queste nozioni e spiegazioni molti utili ed interessanti danno sicuramente a chi ha una certa conoscenza informatica strumenti per poter realizzare dei lavori per coinvolgere discenti adulti e per attirare la loro attenzione.
L’attività di follow-up:
- Introduzione e utilizzo in aula di nuove idee e tecniche;
- Formazione nell’uso della tecnologia per fini didattici;
- Discussione e condivisione di idee, problemi,metodi;
- Fornire nuove metodologie e teorie per un apprendimento migliore e più coinvolgente.
Dopo aver frequentato il corso di Easy Digital Design ho provato a mettere in pratica gli insegnamenti realizzando soprattutto dei contenuti con Canva. Tornati in classe abbiamo proposto agli studenti un nuovo modo di raccontare la loro storia, utilizzando le nuove tecnologie apprese e alla consegna dei lavori siamo state premiate con dei montaggi davvero sorprendenti.
Il mondo di oggi è orientato sempre più verso il multidimensionale. Programmi per PC, applicazioni per telefonini, auto, elettrodomestici e quasi tutto quello che ci circonda è “mosso” da internet e wi-fi e noi della generazione X che, da adolescenti usavamo il telefono solo per telefonare con i gettoni, oggi ci ritroviamo ad usare il cellulare per mandare foto, email o montaggi video , ci stiamo adattando e adeguando per tenerci sempre più informati e aperti a questo nuovo modo di lavorare, di organizzare e pensare la nostra vita.
Noi come educatori dobbiamo mostrare ai più giovani il miglior utilizzo di quese tecnologie e far in modo che la loro vita non dipenda, però, solo da queste.
Gli studenti del CPIA provengono da diverse parti del mondo: c’è chi è scappato da guerre e dittature e spera di trovare in Italia una vita serena per lui e i suoi cari, c’è chi è venuto in Italia per seguire un sogno, chi ha seguito l’amore, chi si è innamorato dei nostri tramonti ed ha deciso di restare. Comune per queste persone è notevole la quantità di km che li separa dai loro cari e sicuramente la tecnologia di oggi certamente un po’ accorcia le distanze. Fornire ai nostri studenti “saperi” con cui possono utilizzare al meglio le tecnologie è sicuramente un modo per aiutarli ad immettersi nel mondo del lavoro e nella realtà in cui si trovano a vivere questa “nuova vita”.