Attività di follow-up CPIA Roma 3, relazione di Paola

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Attività di follow-up CPIA Roma 3, relazione di Paola.

Ho preso parte lo scorso maggio alla mobilità in Estremadura che ha previsto attività di job shadowing. L’esperienza è stata estremamente interessante in quanto mi ha permesso di constatare come la creazione di una reale rete di collaborazione tra gli enti dislocati su un territorio ampio serva per rispondere alle richieste e ai bisogni formativi, alle volte non espressi, della popolazione adulta con scarsa scolarizzazione e basse competenze informatiche. Le visite ai diversi centri sono servite per condividere le buone pratiche per l’implementazione delle competenze digitali negli adulti per colmare il gap.

L’azione di follow-up che ho messo in atto, è stata la realizzazione di un’attività extra curriculare che ha visto l’impegno degli alunni del Primo periodo della sede del Cpia3 di via Sesto Miglio, in collaborazione con le altre docenti del gruppo classe. L’attività ha previsto l’organizzazione e la realizzazione di un video sulla nostra Istituzione del Quirinale che ha coinvolto ed entusiasmato gli studenti. Il video con le riprese e le interviste è stato corredato da musica e sottotitoli; la partecipazione degli studenti è stata massiccia e molto attenta. Indispensabile per la produzione del video, è stato il lavoro fatto in team con i colleghi. Sono state valorizzate inoltre, le potenzialità degli studenti per l’inclusione, la personalizzazione ed il coinvolgimento attivo. Gli studenti hanno usato materiali creati ad hoc, i cui contenuti sono stati sviluppati in maniera autonoma e originale con risorse educative digitali. Il laboratorio ha sviluppato strumenti di apprendimento per aumentare le competenze digitali degli studenti, attraverso i quali gli stessi potranno potenziare le loro competenze digitali nella vita di tutti i giorni, migliorando le possibilità d’impiego e di integrazione nei contesti lavorativi e sociali.

Link al materiale video prodotto.

Il lavoro fatto con gli studenti è stato, poi, illustrato e condiviso con tutti gli altri colleghi e ciò in un’ottica di creare all’interno della scuola un proficuo scambio di buone pratiche che, se messe in atto in maniera costante e condivisa, vanno a soddisfare i bisogni formativi dei nostri utenti anche quelli non espressi e/o quelli di integrazione, socialità e per una consapevole cittadinanza attiva.