Attività di follow-up CPIA Formia, relazione di Massimo

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Attività di follow-up CPIA Formia, relazione di Massimo

Ho partecipato al progetto EDA’n’EDA con il corso “Digital Tools for student with Special Needs” tenutosi a Rovigno dal 17/07 al 23/07, tenuto da professionisti arteterapeuti, ingegneri elettronici e professionisti del Centro Atlas di Perugia. Il corso è stato incentrato sull’utilizzo di software innovativi e tecniche pratiche, come il disegno speculare progressivo, la video
arteterapia, Il digital Blackout Poesia , il Scrooby -Body – sinth. Lo scopo del corso è stato quello di attivare processi di apprendimento nei ragazzi con BES. La sperimentazione di queste nuove tecniche e metodologie mi ha permesso di realizzare in maniera più proficua il progetto di follow-up, sia per un utilizzo, più consapevole da parte degli alunni, delle nuove
tecnologie, sia di un approccio, da parte mia, incentrato sulle loro necessità. Ho approfondito inoltre attraverso corsi on- line:“Uso Efficace dei dispositivi mobili per gli e-facilitatori
http://learning.codemob.eu/course-catalogue” le seguenti tematiche : E-facilitators la Gamification ( utilizzazione di un approccio ludico nei processi di insegnamento); Problem Based Learning (apprendimento basato su risoluzione di problemi proposti); Flipped Classroom ( aula capovolta);Project Based Learning ( simile al Problem Based Learning ma caratterizzato da un approccio di tipo progettuale) e la Safety ( navigare ed operare in sicurezza nella rete).
Il corso in presenza e i corsi on-line sono stati per me molti utili sia per la progettazione che per lo svolgimento del progetto ( utilizzo di linguaggi più semplici, utilizzo di metodologie di apprendimento innovative e coinvolgenti, ampliamento delle finalità del progetto “sicurezza in rete” ) gli alunni sono stati seguiti passo dopo passo fino alla loro gestione autonoma dello strumento ( Personal Tablet) arrivando a possedere le competenze necessarie per l’accesso alla realtà informatica.

Le azioni strategiche che ho messo in atto sono state quelle riportate nel progetto: permettere agli alunni più svantaggiati, che nella mia scuola sono la maggioranza, di raggiungere la competenza di base a livello informatico, aprire una finestra nella realtà informatica, connettersi in maniera digitale alla classe ed interagire con essa. Il progetto è stato articolato in varie fasi.
Gli alunni in una prima fase sono stati accompagnati fino a possedere le competenze digitali necessarie alla gestione del Personal Tablet: Funzioni base del Tablet, attivazione e gestione account personali, familiarizzazione concetto password, protezione del proprio account, ect). Successivamente con il tablet loro fornito hanno imparato ad utilizzare le principali app di google. Infine nell’ultima fase gli alunni dopo aver imparato l’utilizzo di Jamboard sono riusciti in maniera indipendente a collegarsi on line alla lavagna proiettata dall’insegnante. Tutti gli alunni ( coinvolti nel progetto) hanno potuto interagire con i compiti assegnati in maniera attiva e sincrona.

L’introduzione del “Personal tablet” ha contribuito al miglioramento delle metodologie didattiche del nostro ente (Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti). Tali metodologie dapprima applicate ad una classe campione, stanno coinvolgendo altre classi ed altri insegnanti per le potenzialità che queste pratiche hanno dimostrato.
Tutto ciò che è stato svolto all’interno di Jamboard (lavagna virtuale) rimane “salvato” e a disposizione di tutti. Gli insegnanti possono vedere i progressi degli alunni nel corso dell’anno e provvedere in caso di necessità ad integrare nuove informazioni al di là del tempo scuola degli utenti. Tutti gli insegnanti saranno coinvolti ad utilizzare questa metodologia didattica e per la sua enorme potenzialità diventerà pian piano una metodologia presente nelle attività scolastiche di tutti i giorni anche negli anni successivi in un’ottica sia di connessione che di miglioramento continuo al percorso degli alunni ( long life connection ).
Il coinvolgimento attivo degli alunni (adulti provenienti da realtà svantaggiate ed economicamente depresse) e la possibilità di usare strumenti informatici personali (in un futuro affidati in comodato d’uso) favoriscono conoscenze informatiche al passo con il continuo cambiamento che le caratterizza e amplia l’uso delle tecnologie innovative. Il tutto in un’ottica che vuole accompagnare gli alunni all’uso consapevole e quotidiano del digitale, formando cittadini capaci di interagire con i processi di innovazione digitale che il Paese sta attuando nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione attraverso il PNRR .