Attività di follow-up CPIA 2 Napoli, relazione di Annabella

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Attività di follow-up CPIA 2 Napoli, relazione di Annabella.

La partecipazione al progetto EDA’n’EDA mi ha consentito di approfondire l’aspetto che riguarda le innovazioni tecnologiche utilizzate nelle scuole per adulti in Belgio e che stanno determinando una rapida evoluzione nel nostro modo di vivere, di comunicare e di acquisire informazioni, ma soprattutto nel nostro caso, di insegnare. Infatti, il percorso formativo si è articolato visitando e osservando il lavoro di diversi docenti, di differenti discipline in 3 scuole di 4 paesini, CVO EduKempen di Mol e Turnhout; CVO HIK di Mol e Geel; CVO MIRAS di Bruges, con un’utenza variegata di adulti lavoratori e grandi adulti.

Abbiamo avuto modo di confrontarci anche con gli studenti che ci hanno rivolto domande sul sistema educativo italiano e sulla cultura italiana. Gran parte delle scuole ha strutturato i programmi scolastici ricorrendo a lezioni e percorsi di apprendimento realizzati con diversi applicativi, da Canvas, a screencast, padlet, a piattaforme di apprendimento come leah.be, moodle, da lezioni di informatica, al corso per parrucchieri, dal corso di maccanica a quello di fotografia. L’esperienza, il confronto con i colleghi di altre scuole per adulti italiane e belghe, è stata proficua, sia da un punto di vista professionale che umano, consentendomi di osservare come creare percorsi digitali per qualsiasi disciplina e integrare i risultati di diversi progetti locali ed Erasmus+ nelle attività quotidiane del nostro ente. Ho scoperto l’esistenza di strumenti digitali e piattaforme che non conoscevo, e come usarli nei contesti didattici. Per il follow-up, un mese dopo la mobilità ho avuto la possibilità di partecipare ad EPALE Eduhack, un hackathon svoltosi a Roma in due giorni, con gli studenti del CPIA Napoli città 2 e l’amico del territorio EUSA aps, sfidando altre scuole di Italia in una gara digitale sulle tematiche ambientali, e disseminando i risultati concreti delle competenze apprese. Abbiamo infatti realizzato un’app mobile perfettamente funzionante collegata a un canale youtube, dove abbiamo creato contenuti specifici insieme agli studenti. Per i prossimi mesi abbiamo inoltre deciso di avviare un laboratorio per il metaverso.

Oltre all’organizzazione di un evento di disseminazione incrociata organizzato online il 23 Febbraio 2022, con circa 100 partecipanti da me moderato, dove la dottoressa Ylenia Cariani ha avuto modo di presentare il progetto a diverse scuole ed enti del terzo settore di 8 regioni, la partecipazione ad Epale Eduhack e la possibilità di creare un laboratorio sul metaverso nei prossimi mesi sono due occasioni di crescita notevole per il personale docente coinvolto e i discenti, in qualità di target indiretti. Il progetto sul metaverso richederà la collaborazione di tanti e soprattutto il mettersi in gioco su un territorio per noi sconosciuto, ma durante l’Epale Eduhack abbiamo potuto notare il miglioramento effettico, tangibile, delle competenze di tutti i docenti e studenti coinvolti nel processo di realizzazione di un lavoro digitale di gruppo, pertanto, con l’avvio del laboratorio di metaverso miglioreremo in modo esponenziale quanto appreso e messo già in pratica. Sono migliorate anche le competenze trasversali, soprattutto spirito di iniziativa, lavoro di squadra, capacità di comunicazione, poiché la disseminazione e la realizzazione dei prodotti finali spinge i partecipanti a confrontarsi con altri e a stimolare altre competenze, proprio perché di tratta di un banco di prova portante anche in termini di valutazione di quanto appreso.

La creazione di un’app e la partecipazione attiva di studenti con limitate capacità digitali e minori opportunità, essendo migranti e lavoratori, sono un risultato concreto di miglioramento delle competenze e dell’integrazione dei risultati ottenuti durante la mobilità nelle attività quotidiane del nostro CPIA. Gli studenti hanno voluto fortemente partecipare e mettersi in gioco. Al momento non abbiamo ancora creato corsi completamente digitali per gli studenti adulti, ma stiamo realizzando le FAD proprio con gli strumenti osservati in Belgio, canvas e moodle, pertanto vedere concretamente cosa è possibile realizzare ci ha fornito mille spunti su come migliorare i nostri prodotti finali.